Scanno è un incantevole borgo abruzzese situato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
È conosciuto per i suoi paesaggi montani, il celebre Lago a forma di cuore e l’atmosfera di autenticità che permea le sue strade. Ma Scanno non è solo natura e bellezza: durante tutto l’anno, il borgo ospita una serie di sagre, feste tradizionali ed eventi che celebrano la cultura e la storia locale, coinvolgendo visitatori e abitanti in un’esperienza unica.
Ecco alcuni degli appuntamenti imperdibili che animano Scanno, quelli più radicati nel tempo e ancora permeati di autentico folklore.
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ToggleIl Catenaccio
Il Catenaccio è una rievocazione storica annuale che si tiene il 14 agosto a Scanno, che celebra le antiche tradizioni nuziali locali. Durante l’evento, un corteo accompagna la sposa prima in chiesa e poi alla casa dello sposo, formando una sorta di “catenaccio” umano da cui prende il nome la manifestazione.
Le origini del Catenaccio risalgono a usanze nuziali antiche, descritte nel 1706 dallo scrittore Romualdo Parente nel suo poemetto “Zu matremonio azz’uso.” Uno degli elementi più affascinanti è la Danza della Spallata, che vede amici e parenti sfilare in coppie secondo il grado di parentela, indossando i tradizionali costumi di Scanno, tra cui gli originali copricapi delle donne.
Questi copricapi, decorati con trecce intrecciate a lacci di seta colorati e ornati con monete d’oro, sono un vero simbolo di questa celebrazione. Il Catenaccio attira ogni anno molti visitatori, affascinati dalla bellezza degli abiti tradizionali e dal richiamo alle antiche usanze matrimoniali, rendendolo un appuntamento imperdibile dell’estate abruzzese.
Le Glorie di San Martino
La festa Le Glorie di San Martino, nota anche come “La sera del capodanno contadino“, è un evento profondamente folkloristico e autentico che anima il borgo. Durante questa celebrazione, tre contrade principali – La Plaja, Cardella e San Martino – rappresentano rispettivamente i monti che circondano il borgo, trasformandosi in protagoniste di una competizione suggestiva.
Tra l’8 e il 10 novembre, centinaia di giovani delle diverse contrade accendono grandi roghi chiamati “Glorie,” costruiti con enormi fascine di legna. Ogni contrada prepara la propria imponente pira con cura e sotto la supervisione della Forestale, creando un’atmosfera carica di emozione e spirito di squadra. Mentre le fiamme ardono, il borgo si riempie di spettatori, musica e danze.
Quando il fuoco si attenua, i ragazzi scendono dalle alture e attraversano il paese, accompagnati dal suono di campanacci e strumenti improvvisati, culminando nella consegna scherzosa del “palancone,” il tizzone centrale del falò vincitore. Tra suoni e festeggiamenti, la serata si prolunga fino a tarda notte, facendo rivivere le antiche tradizioni contadine di Scanno.
La Festa di Sant’Eustachio
In passato, questa festa segnava la fine dell’estate per i pastori di Scanno, che si preparavano alla transumanza verso la Puglia. Con la loro partenza, il paese si svuotava, e chi restava si organizzava per affrontare il lungo inverno. Oggi, la celebrazione si estende su due giornate intorno al 20 settembre e include, oltre ai rituali religiosi e alla processione per le vie dell’antico borgo, numerosi eventi musicali, manifestazioni artistiche e fiere gastronomiche di prodotti tipici locali.
Alcuni giorni prima della festa, un antico rito annuncia i festeggiamenti: tutte le campane delle chiese di Scanno suonano insieme, creando un’armonia che avvisa gli abitanti dell’imminente celebrazione in onore del Patrono. Il culto di Sant’Eustachio, patrono dei pastori e della caccia, si diffuse in tutto il sud Italia grazie a un’apparizione miracolosa che consolidò la devozione verso di lui.
Festa di Sant’Antonio da Padova
Altra festività legata al mondo pastorale e alla transumanza è quella che viene celebrata tra il 17 e il 18 giugno. In quest’occasione, festeggiando Sant’Antonio da Padova, si riaccoglievano in paese i pastori e le greggi di ritorno dalla Puglia.
Con la “Processione dei muli e delle travi”, in cui dei muli portano in offerta al santo della legna per la sua chiesa, si dà inizio alla festa. Questa, poi, procede con un’altra sfilata, detta “delle pagnottelle e delle travi”, i cui protagonisti sono i bambini, che portano splendide rose, mentre gli adulti con dei trattori trainano delle travi per la chiesa. Il pane invece, in fragranti pagnottelle, è trasportato da ragazze in costumi tipici e dati in dono per i poveri. La festa si conclude con una processione in cui viene reso omaggio alla statua del santo.
Lo spettacolo è ricco di tradizione e devozione, e riporta alla luce le antiche usanze e la felicità di uno dei momenti più importanti dell’anno per i pastori e le famiglie di Scanno.
Scanno: l’Abruzzo sincero
Partecipare a quelle che sono le celebrazioni delle tradizioni contadine e religiose sono ancora una delle occasioni migliori per immergersi nel folklore e nello spirito autentico dei luoghi.
Visitare Scanno in una di queste occasioni significa lasciarsi coinvolgere nello spirito più autentico di una delle regioni meno conosciute d’Italia.